Il cibo della prevenzione: Enogastronomico al primo posto per la ricetta più salutare
Si è appena concluso il concorso culinario indetto in onore dei cento anni della Lega Italiana per la
Lotta contro i Tumori, a cura della sezione di Merate (LC) sotto l’effige del progetto “Prevenire è
Vivere”; una sfida di solidarietà volta a idealizzare una cultura del mangiare sano, del nutrirsi per
prevenire e della grande passione per l’enogastronomia. Il concorso ha visto sfidarsi la selezione di
quattro gruppi di studenti provenienti da altrettanti istituti scolastici alberghieri: l’IPS di Porlezza, il
CFP di Casargo, il Fumagalli di Casatenovo e i quattro studenti della 5°N del Romagnosi di Erba. La
sfida poneva in palio due premi, quello riservato alla miglior ricetta e quello indirizzato alla miglior
ricetta salutare. A giudicare una commissione d’eccellenza formata da uno chef, una bear chef, un
critico gastronomico e una rappresentante della LILT.
Il concorso s’è svolto nella splendida cornice lecchese di Casatenovo, sede dell’istituto Fumagalli
ospitante questa edizione della manifestazione culinaria; giunge a valle di due incontri formativi,
eseguiti in webinar nelle settimane precedenti alla manifestazione, rivolti a tutti i partecipanti alla
fase preparatoria del concorso e che hanno aiutato a decretare i nomi dei quattro aspiranti chef
rappresentanti il loro istituto di provenienza nella fase finale svolta in presenza lo scorso Venerdì
24 marzo. Le brigate avevano a disposizione un budget di spesa per realizzare 1 o 2 piatti
rappresentativi la cultura della prevenzione e del mangiare sano.
A trionfare sul gradino più alto del podio dedicato alla miglior ricetta è stato il piatto della brigata
del CFP di Casargo “Caramelle di Sgombro” premiato per l’uso sapiente delle materie prime nel
combinato disposto tra gusto e maestria nel padroneggiare le tecniche di cottura adoperate. Ma il
vero protagonista della prevenzione alla lotta contro i tumori, vincitore del premio come miglior
ricetta salutare, ricevente di critiche e menzioni di pregio da parte della commissione giudicatrice,
a testimonianza di un saper innanzitutto pensare e quindi saper eseguire in maniera egregia un
piatto di cultura della salute e della prevenzione, è stato il “Fagottino di rana pescatrice” della
brigata dell’istituto Romagnosi, supervisionata dallo Chef Carmelo Militello e dalla Professoressa di
Scienze degli alimenti Lucia Ragusa, composta dagli alunni Chesler Alessandro (ideatore e capo
brigata nella cucinata concorsuale), Visentin Samuele (co-ideatore del piatto), Barni Mattia e
Rigamonti Luigi. Il piatto vincitore (in foto) è da ascrivere alla categoria dei primi piatti: un
fagottino di grano saraceno ripieno di rana pescatrice su un letto di cavolfiore allo zafferano con
un crumble al nero si seppia e una sferificazione di barbabietola rossa e aceto balsamico IGP.
L’applicazione delle tante ore di studio e pratica gastronomica, la passione per l’alta cucina, la
dedizione al lavoro di gruppo e la solidarietà della missione concorsuale hanno reso brillante e
altamente formativa l’esperienza di tutti i ragazzi partecipanti alla manifestazione e forti di questo
si ci auspica un incremento di questi progetti di intensa ed arricchente esperienza didattica, nel
doveroso contesto di formazione di nuovi e sempre più consapevoli professionisti del comparto
enogastronomico, vera missione dell’istituzione scuola alberghiera.